Unforgettable Hotel

Noi Italiani siamo ragazzi fortunati, abbiamo paesaggi e prodotti enogastronomici tra i migliori al mondo. Il Country Brand Index 2013 vede l’Italia il primo Paese nei sogni dei visitatori internazionali, primo nella cucina, primo nel patrimonio culturale e artistico. Viviamo in un Paese il cui hardware è già stato costruito, per così dire, dai nostri antenati (e, per i credenti, da Dio), nulla dovremmo fare se non valorizzarlo, creare veri posti di lavoro e una ricchezza infinita. Inoltre, se ne potrebbe dedurre che abbiamo maturato nei secoli, generazione dopo generazione,una grande cultura dell’ospitalità, e che quindi disponiamo di uno straordinario know how esportabile nel mondo e un grande vantaggio competitivo nei confronti di concorrenti internazionali “svantaggiati” in partenza.

Uscendo dai condizionali ed entrando nel presente, non esiste una catena turistica italiana diffusa a livello globale; in Italia il nostro turismo perde colpi, sia per numero di presenze (-7,8% da giugno 2013 a giugno 2012), sia nelle graduatorie internazionali che raggruppano gli indici di qualità e di competitività internazionale. Se leggiamo la graduatoria del Word Economic Forum chiamata Travel & Tourism, siamo ventiseiesimi, lontani dalla Svizzera (il numero uno), lontani da i nostri storici concorrenti (Spagna, Francia, Stati Uniti d’America), superati anche da Islanda, Finlandia, Nuova Zelanda, Belgio, Malta, Korea…. Anche dal Belgio?

Bene, seguendo il solito spirito di voglia di rinascita, ho un approccio da proporre a tutti gli albergatori che desiderino dare un colpo di coda, guadagnare facendo vivere esperienze indimenticabilmente positive ai propri ospiti, senza aspettare né desiderare né chiedere nulla alle nostre autorità turistico-culturali che li dovrebbero aiutare.

L’approccio, chiamato Unforgettable Hotel, si basa su tre considerazioni preliminari.

1 – i prodotti enogastronomici italiani sono i più richiesti e apprezzati del mondo; il fatturato dei prodotti agroalimentari italiani è cresciuto del 18,5% medio negli ultimi 5 anni, superando i 15,3 miliardi di euro.

2 – il turismo enogastronomico italiano è l’unico comparto in crescita per arrivi nel nostro Paese, e vale oggi oltre 5 miliardi di euro.

3 – l’attività di ristorazione tradizionale all’interno degli Hotel spesso diventa un male necessario: è un servizio richiesto ma poco o per nulla profittevole.

Il nostro progetto è finalizzato a rendere l’Hotel un centro di eccellenza enogastronomica, per trasformare un male necessario nella leva principale di incremento di traffico e di profitto.

Si basa su quattro elementi principali:

–       un mix di servizi al cliente che lo accompagnano in tutte le fasi della sua permanenza in Hotel: al ricevimento, al lounge bar, in camera, nella spa, quando parte. Questi servizi lo portano a conoscere i prodotti italiani, la loro cultura, i territori da dove provengono, le loro caratteristiche qualitative, le modalità per gustarli e cucinarli, i migliori abbinamenti con i vini e le birre del nostro territorio o del nostro Paese. Questa esperienza prosegue periodicamente a casa loro, on line.

–       La disponibilità di un mix di prodotti di alta qualità provenienti da tutt’ Italia, e in particolare dal territorio ove sorge l’Hotel, per consentire ai clienti di acquistarli, in Hotel e on line. Questi prodotti possono essere personalizzati con il logo dell’Hotel. Gli espositori e gli spazi ove questi prodotti vengono collocati sono luoghi di apprendimento e di svago, per la grande quantità di informazioni scritte, audio e video che li arricchiscono.

–       La revisione dei sistemi d’offerta presso il ristorante e il lounge bar, creando un mix di ristorazione tradizionale e ristorazione veloce d’impulso, per indurre gli ospiti a trattenersi in Hotel per consumare i propri pasti, che vengono frammentati durante la giornata.

–       L’organizzazione di eventi speciali dedicati agli ospiti dell’Hotel, finalizzati a far conoscere loro chef stellati e fruire dei loro consigli gastronomici, a ricevere e a sperimentare ricette facili da replicare a casa (acquistando i prodotti di cui sopra), a conoscere sommelier e produttori di vini e specialità alimentari, a partecipare a lezioni di vino e cucina e degustazioni (gratuite o, preferibilmente, a pagamento), a visitare aziende agricole e vinicole, a partecipare a giochi e a momenti d’intrattenimento eno-gastronomici.

Difficile? Impossibile? Troppo costoso? Pensate che alcune catene alberghiere straniere mi hanno chiesto come fare tutto questo, con i prodotti italiani. E pensate che vantaggi un approccio del genere possa dare ai nostri Hotel, e quanto costi non farlo, per primi. Se siete interessati, contattatemi, vi dirò come farlo. Fatelo subito.

Presentazione approccio metodologico Unforgetable Hotel:

Unforgetable Hotel