Come governare il futuro

Dopo qualche anno, eccomi tornato su questi canali. Perché sono tornato? Beh perché ovviamente ho delle cose importanti da dirvi e se non mi seguite su Facebook, Instagram o Linkedin, questo è l’unico canale su cui tutti, anche i meno “social”, possono raggiungermi.

Ho deciso di ricominciare a scrivere su questo blog per parlarvi di segnali fertili, strategie comunicative, modelli di business e molto altro.

Ogni giorno, nel mondo, succedono cose importanti di cui potreste non accorgervi. Il mio lavoro, e quello dei miei collaboratori, è di coglierle e condividerle con chi è interessato. Pronti? Partiamo!

Perché è importante governare il futuro?

Se siete imprenditori, liberi professionisti o se semplicemente siete persone che guardano “oltre”, avrete percepito l’importanza di cogliere ciò che verrà dopo. Se non ci preoccupiamo di governare il nostro futuro, infatti, sarà il futuro a governare noi.

La sfida di chi guida un’impresa è, oggi più che mai, scegliere la strada da percorrere: essere tra quelli che il futuro lo costruiscono o tra quelli che lo subiscono, essere un leader o un gregario.

Per le aziende che si muovono in anticipo, gestendo il futuro attraverso un attento ascolto dei segnali anticipatori, il futuro diventa un’opportunità. Per le aziende che si muovono in ritardo, e che comprendono il futuro quando si è già manifestato, il futuro diventa spesso un’emergenza da gestire.

In un contesto caotico come quello che stiamo vivendo, in cui la pandemia e i cambiamenti climatici stanno mutando le nostre abitudini socio-economiche riguardo il reperimento di beni e di servizi, per non perdere la bussola, è importante unire due approcci e portarli avanti insieme.

Primo approccio: il management adattivo

Il primo approccio per sapersi orientare verso il futuro è il management adattivo, ovvero la competenza analitica che ci permette di osservare, analizzare e comprendere determinati fenomeni e di prendere delle decisioni in merito. Niente di nuovo insomma, l’approccio con cui siamo stati formati e abituati noi che lavoriamo in azienda.

Secondo approccio: l’innovazione

Oltre all’approccio analitico, che però non ci permettere di guardare “avanti”, è indispensabile sviluppare una competenza prospettica che parte da una visione del futuro e ci porta ad agire, sbagliare, ma soprattutto ad apprendere dai nostri errori, arrivando così ad innovare e conquistare il mercato.

Immaginatevi l’approccio analitico come uno sguardo allo specchietto retrovisore quando andiamo in auto, riusciamo ad analizzare delle cose che si sono già verificate. Con il secondo approccio, invece, guardiamo avanti, non sappiamo come sarà la strada, ma grazie a ciò che vediamo, ai segnali fertili che troviamo lungo il percorso, ce la immaginiamo e ci attrezziamo.

Mother with her little son by solar panels

Come non perdere i segnali fertili

Se non volete perdervi i segnali fertili di cui vi sto parlando, potete iniziare a leggere il mio blog e a seguirmi sui social. Se invece volete subito parlarmi della vostra idea e siete già pronti ad innovare, beh non dovete far altro che contattarmi. Sarò più che lieto di ascoltare le vostre idee e di rimandarvi le mie!